martedì 25 dicembre 2012

FESTA DI NATALE



Non ci eravamo allenati per la festa di Natale…..

Per molti aspetti è stata dunque una perfetta replica di tante nostre storiche partite: molto impegno ma una certa…confusione tattica, durante tutte le fasi della tenzone. 

1) la preparazione/gli schemi

Come di consuetudine non ci si è capiti sull'orario d'inizio (ndr: vedi resoconto partita con il Monza) , ragion per cui Komoz con l'aitante aiutante Emanuele hanno invano tentato di scassinare la Club House dei Lyons, prima di ricorrere al mezzo più conveniente, anche se meno virile: il cellulare…con il quale hanno chiamato in soccorso gli amici di Settimo, nonché gestori dell'impianto. 

Come di consuetudine poi si è aperto un dibattito per l'identificazione dell'eventuale "colpevole", e sempre "come consuetudine" tutti i componenti della squadra, a turno, sono stati ritenuti la causa. Vero è che il tourbillon di email basato sullo schema messaggio, contro messaggio, risposta al contro messaggio, controrisposta al messaggio originario, e reso di difficile decodifica grazie a una gamma completa di errori ortografici, grammaticali e sintattici, costituisce sì il primo motivo di divertimento degli Old Blacks, ma non aiuta in termini di comprensione.

Come di consuetudine sono stati assegnati dei ruoli, ma come in campo si tende a "creare gruppo" attorno alla palla, anche in questo caso tutte le linee si sono trovate contemporaneamente nello stesso posto. Mischia in cucina, tutti attorno ai fornelli, e al momento dell'apertura tutti, contemporaneamente, nella zona adibita alla cena.

Colla ha tentato di assumere il comando delle operazioni, ma ha perso credibilità abbandonando per primo la sua posizione di pelapatate; Fiorello D'Onofrio ha tentato invece di guidare gli avanti nel posizionamento dei tavoli, ma l'arrivo di Rasomuro Gerry ha rivoluzionato l'impostazione, costringendo la squadra a passare dallo schema a U, allo schema a ELLE per poi finire allo schema a I. Il tutto è stato reso caotico come sempre dalle urla roboanti del Team Manager, a commento di qualsiasi fase di gioco, indifferente che si trattasse dei tavoli, delle sedie, o del panettone.

Va detto comunque che il nostro Team Manager si è dovuto come sempre assumere la responsabilità delle decisioni più gravi nei momenti difficili, come quando per esempio ha perentoriamente ordinato la rimozione del Calcio Balilla, facendo piangere i bambini presenti (…alla cena di Natale….).

Nel frattempo Mario Colla ha riconquistato la cucina e ha prima "pulito" la rack di una ventina di giocatori che vi si era formata, e poi urlando"SPINGIIII!!! SPINGIIII!!!" li ha costretti a valicare la linea della porta.
Discreti sono stati i "basilari": buono il passaggio dei piatti (ne sono caduti pochi, anche perché Bostik è arrivato più tardi…) e qualche ics ben riuscita attorno a Carvas che ha invano tentato di difendere il salame, mentre doveva contemporaneamente distribuire dosi massicce di Spritz. Come successo a Monza, a un certo punto ci siamo ritrovati in campo con un uomo in meno, finché qualcuno non si è accorto che, durante la sistemazione delle sedie, il mitico Zollo era rimasto imprigionato sotto un tavolo.
L'arrivo delle numerose, pazienti e spiritose signore e dei bambini ha sancito il fischio d'inizio. 

2) il match

Per problemi "tecnici" si è giocato il secondo tempo per primo, e il primo tempo per secondo.
La friggitrice delle patate è stata messa in azione mentre era in corso un consulto sulla mancata bollitura dei due ettolitri d'acqua per la pasta. Eroico ma vano il gesto atletico di Colla che si è steso sul coperchio del pentolone, inventando di fatto la pentola a pressione umana. Nel frattempo le patatine hanno raggiunto un perfetto grado di friggitura, ma non hanno in compenso raggiunto i commensali, poiché tutti gli OLD si sono assegnati il compito di assaggiarle; operazione complicata dalla presenza del Doc Gegi che, visti i diffusi problemi di ipertensione, ha preteso di dosare il sale patata per patata, a seconda del giocatore.

Il secondo e il terzo giro di patatine hanno finalmente sopito le prime espressioni di sconcerto e soprattutto i primi attacchi di fame, dei numerosi ospiti.

A questo punto, visto che le patatine erano già in circolazione, si è deciso di servire anche il contorno: salsiccie e scaloppine.
Allo stesso tempo gli ospiti potevano ammirare una serie di passaggi veloci di salatini incandescenti. Nel frattempo in cucina si decideva che l'acqua si può dire che bolle anche a 80 gradi e si buttava la pasta, anche perché lo sguardo severo di Psyco non lasciava presagire proprio niente di buono…
Chef Komoz è comunque una garanzia e la qualità dei suoi sughi e dei suoi intingoli ha tamponato tutte le falle della squadra e ottenuto il massimo riscontro di gradimento di tutti gli ospiti, che tuttavia hanno mostrato un minimo di codardia quando poco prima del dessert si sono visti offrire la caponata.
Il panettone, fatto a pezzi con le stesse modalità con le quali si tenta normalmente di stracciare le maglie degli avversari, ha coronato una cena che sicuramente rimarrà negli annali.

3) il terzo tempo

Quello che da sempre è il principale punto di forza degli Old Blacks è stato confermato anche  in questa circostanza.
Infatti, una volta salutati tutti i famigliari e gli amici intervenuti,  carburati da Limoncello Cinese, Grappa metilica, Sambuche e Amari i nostri Old Blacks con coesione granitica hanno ripulito il ripulibile, ridato dignità agli spogliatoi, spazzato i pavimenti, traslocato una decina di sacchi neri nell'apposito cassonetto, lavato pentole e padelle, areato il locale.

Lasciato il campo con le consuete frasi consolatorie tipo "però abbiamo giocato bene", "comunque la squadra si è vista", "stiamo migliorando di volta in volta", "non è vero che due contro uno è sempre meta", ci rendevamo conto di aver lasciato chiuso in Club House Martino, che è stato ritrovato l'indomani mattina mentre con i guanti di plastica rosa e il grembiule stava ancora dando il CIF al pavimento della cucina; la cosa singolare è che nemmeno sua moglie se n'è accorta…..

Man of the match: all'unanimità è stato votato il fidanzato della figlia del Piuma, per aver sopportato con eroico stoicismo:

-          una cena con 103 sconosciuti
-          un posto a sedere precario di fronte alla porta, ad altissimo rischio congestione
-          la vicinanza per tutta la sera di sole donne e non necessariamente coetanee
-          un espressione soddisfatta e ammirata di fronte al potenziale suocero, nonostante tutto
-          il tutto senza potersi esibire nemmeno in un rutto
-           
P.S. un unico momento triste ha turbato la spensieratezza della serata, quando si è diffusa l'informazione che l'uccello campione del mondo ci ha lasciati. Sembra comunque che un nuovo candidato al titolo sia quasi pronto a rilevarne lo scettro, e questa bella notizia ha evitato che un'ondata di malinconia calasse sugli astanti e ha subito ridato il buonumore a tutta la compagnia.

P.P.S. Come sempre tutta la squadra ha contribuito al successo di questa simpatica riunione, ma il vero protagonista resta Komoz, indiscusso titolare del posto di PRIMO CHEF.

Da tutti: grazie Komoz!!! 

Firmato: IL TUTOR

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