Non ci eravamo allenati per la festa di Natale…..
Per molti aspetti è stata dunque una perfetta replica di
tante nostre storiche partite: molto impegno ma una certa…confusione tattica,
durante tutte le fasi della tenzone.
1) la preparazione/gli
schemi
Come di consuetudine non ci si è capiti sull'orario d'inizio
(ndr: vedi resoconto partita con il Monza) , ragion per cui Komoz con l'aitante
aiutante Emanuele hanno invano tentato di scassinare la Club House dei Lyons,
prima di ricorrere al mezzo più conveniente, anche se meno virile: il
cellulare…con il quale hanno chiamato in soccorso gli amici di Settimo, nonché
gestori dell'impianto.
Come di consuetudine poi si è aperto un dibattito per
l'identificazione dell'eventuale "colpevole", e sempre "come
consuetudine" tutti i componenti della squadra, a turno, sono stati
ritenuti la causa. Vero è che il tourbillon di email basato sullo schema
messaggio, contro messaggio, risposta al contro messaggio, controrisposta al
messaggio originario, e reso di difficile decodifica grazie a una gamma
completa di errori ortografici, grammaticali e sintattici, costituisce sì il
primo motivo di divertimento degli Old Blacks, ma non aiuta in termini di
comprensione.
Come di consuetudine sono stati assegnati dei ruoli, ma come
in campo si tende a "creare gruppo" attorno alla palla, anche in
questo caso tutte le linee si sono trovate contemporaneamente nello stesso
posto. Mischia in cucina, tutti attorno ai fornelli, e al momento dell'apertura
tutti, contemporaneamente, nella zona adibita alla cena.
Colla ha tentato di assumere il comando delle operazioni, ma
ha perso credibilità abbandonando per primo la sua posizione di pelapatate;
Fiorello D'Onofrio ha tentato invece di guidare gli avanti nel posizionamento
dei tavoli, ma l'arrivo di Rasomuro Gerry ha rivoluzionato l'impostazione,
costringendo la squadra a passare dallo schema a U, allo schema a ELLE per poi
finire allo schema a I. Il tutto è stato reso caotico come sempre dalle urla
roboanti del Team Manager, a commento di qualsiasi fase di gioco, indifferente
che si trattasse dei tavoli, delle sedie, o del panettone.
Va detto comunque che il nostro Team Manager si è dovuto
come sempre assumere la responsabilità delle decisioni più gravi nei momenti
difficili, come quando per esempio ha perentoriamente ordinato la rimozione del
Calcio Balilla, facendo piangere i bambini presenti (…alla cena di Natale….).
Nel frattempo Mario Colla ha riconquistato la cucina e ha
prima "pulito" la rack di una ventina di giocatori che vi si era
formata, e poi urlando"SPINGIIII!!! SPINGIIII!!!" li ha costretti a
valicare la linea della porta.
Discreti sono stati i "basilari": buono il
passaggio dei piatti (ne sono caduti pochi, anche perché Bostik è arrivato più
tardi…) e qualche ics ben riuscita attorno a Carvas che ha invano tentato di
difendere il salame, mentre doveva contemporaneamente distribuire dosi massicce
di Spritz. Come successo a Monza, a un certo punto ci siamo ritrovati in campo
con un uomo in meno, finché qualcuno non si è accorto che, durante la
sistemazione delle sedie, il mitico Zollo era rimasto imprigionato sotto un
tavolo.
L'arrivo delle numerose, pazienti e spiritose signore e dei
bambini ha sancito il fischio d'inizio.
2) il match
Per problemi "tecnici" si è giocato il secondo
tempo per primo, e il primo tempo per secondo.
La friggitrice delle patate è stata messa in azione mentre
era in corso un consulto sulla mancata bollitura dei due ettolitri d'acqua per
la pasta. Eroico ma vano il gesto atletico di Colla che si è steso sul
coperchio del pentolone, inventando di fatto la pentola a pressione umana. Nel
frattempo le patatine hanno raggiunto un perfetto grado di friggitura, ma non
hanno in compenso raggiunto i commensali, poiché tutti gli OLD si sono
assegnati il compito di assaggiarle; operazione complicata dalla presenza del
Doc Gegi che, visti i diffusi problemi di ipertensione, ha preteso di dosare il
sale patata per patata, a seconda del giocatore.
Il secondo e il terzo giro di patatine hanno finalmente
sopito le prime espressioni di sconcerto e soprattutto i primi attacchi di
fame, dei numerosi ospiti.
A questo punto, visto che le patatine erano già in
circolazione, si è deciso di servire anche il contorno: salsiccie e scaloppine.
Allo stesso tempo gli ospiti potevano ammirare una serie di
passaggi veloci di salatini incandescenti. Nel frattempo in cucina si decideva
che l'acqua si può dire che bolle anche a 80 gradi e si buttava la pasta, anche
perché lo sguardo severo di Psyco non lasciava presagire proprio niente di
buono…
Chef Komoz è comunque una garanzia e la qualità dei suoi
sughi e dei suoi intingoli ha tamponato tutte le falle della squadra e ottenuto
il massimo riscontro di gradimento di tutti gli ospiti, che tuttavia hanno
mostrato un minimo di codardia quando poco prima del dessert si sono visti
offrire la caponata.
Il panettone, fatto a pezzi con le stesse modalità con le
quali si tenta normalmente di stracciare le maglie degli avversari, ha coronato
una cena che sicuramente rimarrà negli annali.
3) il terzo tempo
Quello che da sempre è il principale punto di forza degli
Old Blacks è stato confermato anche in
questa circostanza.
Infatti, una volta salutati tutti i famigliari e gli amici
intervenuti, carburati da Limoncello
Cinese, Grappa metilica, Sambuche e Amari i nostri Old Blacks con coesione
granitica hanno ripulito il ripulibile, ridato dignità agli spogliatoi,
spazzato i pavimenti, traslocato una decina di sacchi neri nell'apposito
cassonetto, lavato pentole e padelle, areato il locale.
Lasciato il campo con le consuete frasi consolatorie tipo
"però abbiamo giocato bene", "comunque la squadra si è
vista", "stiamo migliorando di volta in volta", "non è vero
che due contro uno è sempre meta", ci rendevamo conto di aver lasciato
chiuso in Club House Martino, che è stato ritrovato l'indomani mattina mentre
con i guanti di plastica rosa e il grembiule stava ancora dando il CIF al
pavimento della cucina; la cosa singolare è che nemmeno sua moglie se n'è
accorta…..
Man of the match: all'unanimità è stato votato il fidanzato
della figlia del Piuma, per aver sopportato con eroico stoicismo:
-
una cena con 103 sconosciuti
-
un posto a sedere precario di fronte alla porta,
ad altissimo rischio congestione
-
la vicinanza per tutta la sera di sole donne e
non necessariamente coetanee
-
un espressione soddisfatta e ammirata di fronte
al potenziale suocero, nonostante tutto
-
il tutto senza potersi esibire nemmeno in un
rutto
-
P.S. un unico momento triste ha turbato la spensieratezza
della serata, quando si è diffusa l'informazione che l'uccello campione del
mondo ci ha lasciati. Sembra comunque che un nuovo candidato al titolo sia
quasi pronto a rilevarne lo scettro, e questa bella notizia ha evitato che
un'ondata di malinconia calasse sugli astanti e ha subito ridato il buonumore a
tutta la compagnia.
P.P.S. Come sempre tutta la squadra ha contribuito al
successo di questa simpatica riunione, ma il vero protagonista resta Komoz,
indiscusso titolare del posto di PRIMO CHEF.
Da tutti: grazie Komoz!!!
Firmato: IL TUTOR
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